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al testo di nicol luccardi
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Torna in questa stessa pelle che al fuoco del tempo ha generato amore fuori tra i filari dei campi cristalli di brina nel calpestio di passi innamorati. Gli sguardi evasi implorano silenzio l’amore è un pugnale profondo più di un respiro che brama nella carne il giorno amato. Amore che al gioco del vento liberi le tue ancelle nel desiderio d’amare in quale trama leghi i destini di anime senza cielo quando la notte giace con la luna in silenzio l’infinita sua solitudine. I letti di passione affanni di chi tace in un bacio la sua colpa. |
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